LE AREE DI COMPETENZA

Lo Studio TMMV è una struttura multidisciplinare attiva ed organizzata, i cui professionisti si dedicano con attenzione e professionalità alle loro principali aree di attività

CONSULENZA FISCALE E SOCIETARIA D’IMPRESA

MERGER & ACQUISITION

REVISIONE LEGALE DEI CONTI DI SOCIETA’ ED ENTI PUBBLICI

INNOVATION E DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI E DOCUMENTI AZIENDALI

CONSULENZA NELLA FASE DI ALLERTA, NELLA CRISI D’IMPRESA E NEL SOVRAINDEBITAMENTO

ASSISTENZA NELLE PROCEDURE CONCORSUALI E NELLE ESECUZIONI IMMOBILIARI

CONTENZIOSO BANCARIO

CONSULENZA E ASSISTENZA AI GRUPPI DI IMPRESA

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Contatta lo Studio TMMV per una consulenza, saremo lieti di mettere a Vostra disposizione le nostre competenze e la nostra professionalità.

LO STUDIO

La Storia

Lo Studio TMMV Dottori Commercialisti Associati nasce nel 2004 dalla fusione di tre Studi Professionali già operanti nella piazza di Padova da diversi anni; la struttura professionale è costituita da sei associati, cinque collaboratori e nove dipendenti. Ha la propria sede legale ed operativa in centro storico a Padova.

I Valori

Lo Studio TMMV rappresenta una struttura multi professionale organizzata, fondata sulla condivisione di valori comuni che privilegiano il rapporto personale e fiduciario con il Cliente. Competenza, professionalità e attenzione al Cliente sono i valori che maggiormente ci contraddistinguono.

La Metodologia

Lo Studio TMMV predilige un approccio che pone a base la cura per il Cliente, fornendo prestazioni professionali precise e tempestive, attraverso una attenta e competente valutazione delle esigenze del Cliente.

Professionalità

Aggiornamenti

Efficienza

Collaborazione

  • Dott.ssa Chiara Marchetto

    Socio

  • Dott. Alessandro Miolato

    Socio

  • Dott. Cesare Teatini

    Socio

  • Dott.ssa Dina Teatini

    Socio

  • Dott. Matteo Teatini

    Socio

  • Dott. Gilberto Verzotto

    Socio

I Collaboratori

Lo Studio TMMV si avvale della collaborazione di Dottori Commercialisti che hanno maturato esperienza nelle diverse aree professionali.

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DOTT.SSA FRIDA CERETTA

Bilanci Periodici E Annuali
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DOTT.SSA ELISABETTA VAROTTO

Bilanci Consolidati
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DOTT. ANTONIO MELANDRI

Bilancio Consolidato
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DOTT.SSA ANTONELLA ZAGAGNIN

Contratti Di Locazione Dichiarazioni Dei Redditi
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DOTT.SSA MICHELA ZAINO

Bilanci Periodici E Annuali

Nuovo Sito Web

Vi presentiamo il nostro nuovo sito web…

DOMANDE FREQUENTI

Siamo una realtà che fa del Made in Italy e della cura estetica dei propri prodotti la chiave del proprio successo. La ricerca e l’innovazione di design assorbe ogni anno investimenti sempre molto significativi. Ho visto che è stato previsto un contributo sotto forma credito d’imposta sulle spese di design ed innovazione estetica. Potremmo fruirne anche noi?

Il dato normativo ad oggi fa riferimento ad imprese operanti nel settore: tessile e moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile ed arredo. E’ tuttavia attesa la pubblicazione di un Decreto Ministeriale ove si attende di riscontrare utili informazioni per la corretta applicazione del contributo sia per i settori sopra citati che per le attività di design e ideazione svolte in settori diversi.

Mi è stato riferito che anche per il 2020 è stato previsto un contributo sulle spese di Ricerca & Sviluppo sotto forma di credito d’imposta. Negli anni passati non ho avuto grande soddisfazione da tale tipologie di contributi perché la mia impresa aveva una media di investimenti relativa agli anni 2012 – 2014 molto significativa. Anche per il 2020 bisognerà confrontare i costi dell’anno con una media di costi di anni precedenti?

La Legge di Bilancio ha riscritto per il 2020 le regole per il credito d’imposta per le attività di ricerca delle imprese prevedendo un beneficio differenziato per tre tipologie di spese: ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica ed altre attività innovative (design, ideazione estetica etc.). A differenza del passato non è necessario che il livello di spese ammissibili superi alcun livello medio degli anni precedenti.

Qual è il limite attuale per la circolazione dei contanti?

Il DL. 124/2019 (“Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020”), ha previsto una stretta in riferimento alla circolazione del contante, portando ad un progressivo abbassamento del limite dagli attuali euro 2.999,99, fino a quota di euro 999,99. Più precisamente la disposizione normativa ha previsto:

  • limite di euro 2.999,99 sino al 30.06.2020;
  • limite di euro 1.999,99 dal 01.07.2020 sino al 31.12.2021;
  • limite di euro 999,99 a partire dal 01.01.2022.

Come verranno trattate dopo il 31 gennaio 2020 le operazioni di acquisto o vendita di beni o servizi fra un operatore italiano ed un operatore del Regno Unito?

Come precisato dal comunicato stampa dell’Agenzia delle Dogane del 29 gennaio 2020, solo dopo il 31 dicembre 2020, salvo diverso accordo, il Regno Unito non sarà più parte del territorio doganale e fiscale (IVA ed accise) dell’Unione Europea.  Fino a tale date, resta quindi tutto invariato.

Come deve essere compilato il modello DAU in caso di cessione all’esportazione di beni presenti in Italia da parte di una società USA fiscalmente rappresentata da altra società del Gruppo?

Come precisato dalla circolare dell’Agenzia Dogane e Monopoli n. 1815112/RU del 22 novembre 2019 la società statunitense, soggetto non stabilito nel territorio doganale UE ancorché dotata di rappresentante fiscale, non potrà comparire nel campo 2 (Speditore/Esportatore) della Dichiarazione Doganale ma verrà identificata con la relativa partita IVA italiana nel campo 44 ove verrà inserito il codice 02YY e gli estremi della relativa fattura di vendita.

Ad una società italiana con rilevanti interessi commerciali in Egitto solo di recente è stata addebitata IVA sui servizi di marketing acquisiti da una società egiziana. E’ possibile recuperare detta imposta?

Effettivamente il 19 settembre 2019 è stato emesso della Dipartimento Fiscale Egiziano competente in materia di imposta sul valore aggiunto una nuova guida operativa che prevede l’applicazione dell’IVA sui vari servizi che in precedenza erano soggetti ad aliquota zero.

In base a questa nuova direttiva, i servizi marketing resi nel territorio egiziano da una società commerciale residente o da una branch di una società estera sono soggetti all’aliquota IVA pari al 14%.

Ad oggi non risulta sottoscritto alcun accordo bilaterale fra Italia ed Egitto che permetta il recupero di detta imposta da parte degli operatori nazionali.

Il Rappresentate fiscale di un soggetto non residente nella UE può acquisire il diritto al plafond IVA?

La questione ha origine da una vecchia posizione assunta dall’Amministrazione Finanziaria (CM 8 novembre 1973 n. 70) nella quale era stato affermato che il diritto all’utilizzo del plafond spettava solo alle imprese che avessero nello Stato la residenza, il domicilio o una stabile organizzazione.

Tale impostazione è stata successivamente superata dalla Risoluzione Ministeriale 80 del 4 agosto 2011 con la quale è stato precisato che al rappresentate fiscale di un soggetto non residente competono non solo gli obblighi derivanti dall’applicazione dell’IVA ma anche, se ricorrono tutti gli altri presupposti, l’esercizio dei relativi diritti.

Ho ricevuto da un mio fornitore extra UE che opera in Italia tramite un rappresentante fiscale, una fattura cartacea con questa dicitura: Causale IVA: art. 17, comma 2, D.P.R. 633/1972 – Spedizione dal nostro magazzino in Italia, assolvimento dell’imposta da parte del cessionario o committente. Posso semplicemente integrare il documento per applicare il reverse charge?

No, in caso di fattura emessa dal rappresentante fiscale in Italia di un soggetto non unionale, il cessionario o committente per assolvere l’IVA deve emettere autofattura.

Con quale cadenza si deve presentare l’Esterometro?

Con la conversione in legge del Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020, è stata modificata la periodicità della comunicazione delle operazioni transfrontaliere (c.d. Esterometro) da mensile a trimestrale.
Dal periodo di imposta 2020 la trasmissione telematica dell’Esterometro è effettuata entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento.

 

Quali sono i modi ed i tempi per il versamento degli acconti d’imposta?

Il DL 124/2019 ha modificato la misura della prima e della seconda rata degli acconti d’imposta (IRPEF, IRES, IRAP, relative addizionali e imposte sostitutive) per tutti i contribuenti soggetti agli ISA (indicatori sintetici di affidabilità. La modifica normativa interessa, infatti, soltanto i contribuenti che esercitano attività d’impresa o di lavoro autonomo per le quali sono stati approvati gli indicatori, anche qualora risultino esonerati dalla compilazione.

  • Misura delle rate degli acconti per contribuenti soggetti agli ISA:
    • 50% dell’imposta dovuta in sede di primo acconto;
    • 50% dell’imposta dovuta in sede di secondo acconto;

 

  • Misura delle rate degli acconti per contribuenti NON soggetti agli ISA:
    • 60% dell’imposta dovuta in sede di primo acconto (invariato rispetto ad anni precedenti);
    • 40% dell’imposta dovuta in sede di secondo acconto (invariato).

È possibile dedurre l’IMU dal reddito d’impresa?

L’attuale sistema normativo prevede la deducibilità di una percentuale dell’IMU versata nell’anno sugli immobili strumentali. Per il periodo d’imposta 2019 “solare”, la percentuale di deducibilità dell’IMU si è incrementata al 50% del totale versato nell’anno.
La Legge di Bilancio 2020 interviene aumentando progressivamente la percentuale di deducibilità per gli anni successivi:

    • 60% di deducibilità dell’IMU versata relativamente agli immobili strumentali nei periodi d’imposta 2020 e 2021 “solari”;
    • 100% di deducibilità per i periodi d’imposta successivi.

Quali sono i limiti giornalieri di esclusione da imposizione per i dipendenti dei buoni pasto?

La L. 27.12.2019 n. 160 (Legge di Bilancio), ha modificato i limiti giornalieri di esclusione da imposizione per i dipendenti dei buoni pasto. A partire dal 01/01/2020 non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente i buoni pasto fino all’importo complessivo giornaliero di:

  • € 4,00 per i buoni pasto “cartacei” (in luogo dei precedenti 5,29 euro);
  • € 8,00 per i buoni pasto “elettronici” (in luogo dei precedenti 7,00 euro).

Al contrario nessuna variazione è intervenuta circa il limite di 5,29 euro con riferimento alle indennità sostitutive delle somministrazioni di vitto corrisposte agli addetti ai cantieri edili, o altre strutture lavorative a carattere temporaneo o a unità produttive ubicate in zone dove manchino strutture o servizi di ristrutturazione.

Quali sono i bonus fiscali fruibili in caso di ristrutturazione edilizia?

La Legge di Bilancio 2020 ha prorogato tutti i principali Bonus in vigore negli esercizi precedenti. Tra cui:

  • Bonus per la riqualificazione energetica degli edifici di cui ai co. 344-349 dell’art. 1 della L. 296/2006
  • Bonus per il recupero del patrimonio edilizio di cui all’art. 16-bis co. 1 del TUIR
  • Bonus “mobili” di cui all’art. 16 co. 2 del DL 63/2013

La Legge di Bilancio ha altresì introdotto una nuova detrazione d’imposta per gli interventi degli edifici c.d. “bonus facciate”. Sono oggetto di detrazione d’imposta pari al 90%:

  • le spese documentate e sostenute nell’anno 2020
  • relative agli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici ubicati nei centri storici delle città (zone A o B ai sensi del DM 2.4.68 n. 1444)

A quanto ammonta il limite di detraibilità delle spese veterinarie? Sarà ancora possibile pagare le prestazioni del mio veterinario in contanti?

La L. 27.12.2019 n. 160 (Legge di Bilancio) ha apportato notevoli modifiche con riferimento al diritto di beneficiare della detrazione IRPEF del 19% degli oneri indicati nell’art. 15 del TUIR e in altre disposizioni normative (tra cui sono incluse anche le spese veterinarie). La nuova disposizione normativa prevede infatti che, per poter beneficiare delle sopracitate detrazioni, si renderà necessario che il pagamento venga effettuato tramite pagamenti tracciati e tracciabili. Si considerano sistemi di pagamento tracciabili:

  • Bonifico bancario o postale;
  • Assegni bancari o circolari;
  • Carte di debito;
  • Carte di credito;
  • Prepagate.

Detta disposizione normativa NON si applica:

  • alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici;
  • alle prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al SSN.

Contestualmente, la Legge di Bilancio ha altresì previsto un innalzamento della soglia massime di detraibilità delle spese veterinarie, fino ad un massimo di euro 500,00 (in luogo dei precedenti 387,34), per la parte eccedente 129,11 euro di franchigia.

Piazzetta Conciapelli, 5 35137 Padova

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